La notizia non può che farmi piacere. Io sono una delle poche mamme che ha permesso ai propri bimbi di gattonare al parco e adesso di rotolarsi nell’erba, che ormai inorridisce poco se mangiano quello che è appena caduto a terra, che ha permesso a Supernano e qualche volta ai suoi amichetti di accarezzare e prendere in braccio microba neonata, che non si scandalizza se microba si passa il ciuccio con altri bimbi. Qualcuno dice “tutti anticorpi“, qualcun altro è sul punto di telefonare a telefono azzurro. Ma adesso uno studio mi da ragione…

Secondo una ricerca pubblicata dal Journal of Allergy and Clinical Immunology il contatto con batteri, innocui dal punto di vista della salute, è molto utile per i bambini poiché riduce il rischio di future allergie. Lo studio condotto dall’università di Copenhagen, fa parte di una ricerca più ampia sull’asma infantile durante il quale sono stati analizzati quanti ceppi batterici erano presenti nel retto di più di 400 bambini dalla nascita fino all’età scolare. Sono stati considerati anche gli eventuali antibiotici assunti dalla mamma in gravidanza, che modificano la situazione del nascituro e l’eventuale parto cesareo in cui il bambino è esposto a molti meno batteri rispetto a quello naturale. È stato notato che indipendentemente dal tipo di batteri trovati, questi hanno un effetto protettivo contro le allergie che sono in aumento proprio nei bambini anche a causa di troppa igiene.

È importante che si venga a contatto con un grande numero di batteri differenti soprattutto nei primissimi mesi di vita quando il sistema immunitario si sta ancora sviluppando

Per altro, in uno studio precedente, è stato dimostrato che i bimbi che crescono in ambienti rurali sono meno suscettibili alle allergie di quelli cresciuti in città e in altri studi è stato dimostrato che se si danno dei probiotici, quindi dei batteri, ai bambini allergici si migliora la loro condizione.